Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera inviata dai figli di Massimo, socio storico e attivissimo membro  dell'esecutivo ANAC, in cui ha svolto un ruolo fondamentale nelle politiche internazionali.

 

RICORDANDO MASSIMO SANI 2023

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Care amiche, cari amici,

sono passati cinque anni dalla scomparsa del nostro amatissimo Massimo (21 luglio 2018) e questa volta la ricorrenza ha per noi tutti un significato ancora più forte e profondo perché il 12 novembre dello scorso anno - come tutti sapete - ci ha lasciato, al termine di una lunga malattia da lei affrontata con la sua consueta grande forza d’animo e presenza di spirito, anche la nostra meravigliosa Antonia, che di Massimo è sempre stata - lungo tutta una vita vissuta fianco a fianco all’insegna dell’amore e della reciproca ammirazione - il cuore, l’anima e il respiro. In questi ultimi tempi ci siamo presi cura tutti insieme del grande lascito che Massimo e Antonia ci hanno trasmesso e siamo lieti di comunicarvi che, dopo la costituzione del «Fondo Massimo Sani» nella primavera del 2016 all’interno dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma è stato nei mesi scorsi depositato l’«Archivio Antonia Baraldi Sani», relativo alla poliedrica e multiforme attività di Antonia dal 1990 al 2020, che ci auguriamo sia nei prossimi mesi reso disponibile al pubblico per la consultazione (in allegato a questa mail trovate l’indice dettagliato del fondo archivistico accompagnato da una breve scheda biografica di Antonia). Un doveroso ringraziamento per la grande disponibilità mostrataci va in questo senso a Maura Cossutta, presidente della Casa Internazionale delle Donne di Roma, a Giovanna Olivieri, coordinatrice di «Archivia. Archivi, Biblioteche e Centri di Documentazione delle Donne» (nei cui locali, all’interno della Casa Internazionale delle Donne, è fisicamente depositato l’«Archivio Antonia Baraldi Sani») e a tutte le amiche di Wilpf-Italia (la sezione italiana della Women’s International League for Peace and Freedom, della quale Antonia è stata presidente dal 2011 al 2018) con un particolare affettuoso e riconoscente pensiero all’attuale presidente e amica carissima Patrizia Sterpetti, che nel 2018 ha raccolto il testimone di Antonia.

Tornando a Massimo, vogliamo ricordarlo anche quest’anno proponendovi alcune rare sequenze di suoi lavori televisivi tratte dal materiale documentario depositato all’interno del «Fondo Massimo Sani» di Ferrara. In questa occasione la scelta è caduta sul primo lavoro realizzato da Massimo tra il 1995 e il 1996 all’indomani del pensionamento dalla Rai, circa una trentina d’anni fa.

Si tratta del film-inchiesta dal titolo La guerra dimenticata. Viaggio tra i partigiani d’Abruzzo dal Sangro alla libertà (Rai Tre, 1996), realizzato con la collaborazione di Luigi Pompili, la consulenza storica di Costantino Felice e le musiche originali di Nicola Sani e andato in onda su Rai Tre in due puntate dal titolo Terra bruciata e Verso il nord con la Brigata Maiella. Potrete eventualmente completare gli estratti che vi proponiamo con la visione integrale di entrambe le puntate, disponibili su YouTube cliccando sui seguenti link:

- prima puntata: www.youtube.com/watch?v=0xxLA-cMcFw&t=187s
- seconda puntata: www.youtube.com/watch?v=1hgMgzHYvJs&t=28s.

Lavoro corale di grande respiro, dedicato a uno degli episodi più trascurati e dimenticati della storia d’Italia durante la seconda guerra mondiale - quello della durissima ed estenuante battaglia combattuta, negli anni della Resistenza, dagli alleati e dalle formazioni partigiane abruzzesi contro lo schieramento nazifascista, ancora saldamente ancorato nel cuore della nostra penisola lungo la Linea Gustav, delimitata dal corso del fiume Sangro, tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1944 -, La guerra dimenticata ci restituisce, come una sorta di cartina al tornasole, all’interno di una narrazione sempre di grande fluidità ed intensità emotiva, tutte le caratteristiche peculiari del linguaggio cinematografico di Massimo al termine di un’esperienza quasi cinquantennale: il suo meticoloso amore per i luoghi della storia, sempre teatro di incontri e ricostruzioni “sul posto” legate alla rievocazione dei fatti trattati; l’attenzione ai documenti come fonte primaria e privilegiata dell’indagine storica; l’impiego dei testimoni al fianco degli storici e il ruolo privilegiato loro assegnato nel delineare una ricostruzione quasi mitica e favolistica degli accadimenti umani, pervasa al tempo stesso di grande semplicità, ingenuità e drammaticità; l’utilizzo di un ampio spettro di fonti documentarie (dai documenti cartacei di natura istituzionale e familiare all’intero repertorio fotografico e audiovisuale disponibile negli archivi pubblici e privati, ovunque essi siano), sempre vagliato in prima persona con rigorosi criteri scientifici e mai finalizzato ad una ricostruzione storica tendenziosa o di parte.

Articolato come un vero e proprio viaggio a tappe in terra d’Abruzzo attraverso i luoghi, i monti, le campagne, le città e i paesi che furono teatro di quelle drammatiche vicende fino allora dimenticate, il film-inchiesta di Massimo conserva ancora oggi intatta, a quasi trent’anni di distanza, tutta la sua incredibile forza e vivacità. 

Ad esso, a completamento del nostro ricordo di quest’anno, abbiamo voluto affiancare una breve selezione di immagini tratte dall’incontro svoltosi con Massimo il 30 settembre 2009 in occasione dei festeggiamenti per i suoi 80 anni presso la Casa del Cinema di Roma all’interno dei «Percorsi di cinema. Dall’idea al film», ciclo da lui stesso ideato e realizzato per l’ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici) nel 2004 insieme ad Alessandro Rossetti e Cristina Santilli e ancora oggi in essere (per informazioni sulla programmazione attuale si rimanda al sito www.anac-autori.it). In quell’occasione Massimo presentò al pubblico romano il suo lavoro dal titolo Prigionieri italiani (Rai Uno, 1998), riduzione in un’unica puntata del grande film-inchiesta dal titolo Prigionieri, realizzato dieci anni prima in tre puntate per il primo canale della Rai (1987), riservando tra l’altro alcune considerazioni, tra i tanti argomenti trattati nel corso dell’incontro, anche a La guerra dimenticata. Anche di questo video è disponibile su YouTube la versione integrale al seguente indirizzo: www.youtube.com/watch?v=iWhUd2X8nRE&t=518s.

Buona visione a tutti voi e un carissimo abbraccio da Nicola e Antonella con Gioacchino e Artemis, Valentino e Pamela, Benedetto e Carmen con Leonardo e Martino.

20/07/2023 - ANACronista
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