Profondamente allarmati per la deriva medioevale che connota la vita pubblica del nostro paese, all’interno della quale si colloca il “processo per stregoneria”, con relativa richiesta di “abiura”, avviato contro la trasmissione “Anno zero”, vogliamo esprimere a Michele Santoro, a Vauro e a tutta la redazione, la nostra più convinta solidarietà e rassicurarli che non li lasceremo soli nella battaglia contro queste pratiche barbariche che, in quanto autori cinematografici, abbiamo più volte sperimentato sulla nostra pelle e che oggi si manifestano in maniera sempre più arrogante e virulenta.
Il Consiglio Esecutivo ANAC