COMUNICATO STAMPA

ANAC – Associazione nazionale autori cinematografici, presieduta da Francesco Ranieri Martinotti, è capofila a Gorizia di due attività, tra formazione professionale e residenze artistiche, realizzate nell’ambito del progetto con fondi Pnrr Bando Borghi “BorGo Cinema”:

 “Dalla matita al ciak” - a cura degli scenografi di Cinecittà sotto la direzione artistica del regista, scenografo e sceneggiatore Giuseppe Gaudino - è l’iniziativa formativa in corso all’Istituto FormEdil fino al prossimo 3 dicembre, che ha selezionato 13 giovani aspiranti scenografi dalla nostra regione e dal resto d’Italia;

 “Via della Creatività”, giunto al settimo episodio, è la residenza per artisti del cinema - realizzato da Palazzo del Cinema-Hisa Filma, sempre in collaborazione con Anac - che sviluppano i loro progetti a Gorizia: fino al 1^ dicembre al lavoro dagli spazi di BorGo Cinema il regista e animatore Marco Bolognesi, la regista e antropologa Irene Dorigotti e la sceneggiatrice franco-iraniana Setareh Pirkhedri

 

“Dalla matita al ciak”: un’eccellenza formativa a livello nazionale

Il Progetto Cinecittà del Pnrr Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (missione 1 componente 3) per lo Sviluppo Industria Cinematografica, ha portato in queste settimane a Gorizia il percorso formativo d’eccellenza per giovani aspiranti scenografe e scenografi Dalla matita al Ciack”, realizzato da ANAC - l’Associazione nazionale autori cinematografici che a Gorizia è già impegnato nell’esperienza di BorGo Cinema - con il supporto dei partner territoriali Film Commisione FVG e Galaxya Production.

Il corso - un intensivo programma di 350 ore di formazione gratuita tra teoria, pratica e creatività - ha selezionato 13 partecipanti su 79 candidature provenienti dal Friuli Venezia Giulia e dal resto d’Italia: Mariapia Di Lecce da Matera; Michela Monaco di Staranzano; Lorena Picone da Cinisi (Palermo), Sofia Zavadlav di Corno di Rosazzo; Cristian Qamirani di Monfalcone; Beatrice Sabatino di Roma; Lorenzo Scelsi e Massimiliano De Vitis da Firenze; Gaia Pascolat di Cervignano del Friuli; Valentina Ercolini di Tavagnacco; Marco Ghersinich di Trieste; Alessio Vian, Cavallino-Treporti (Venezia); Michele Vicari, Riva del Garda (Trento).

Avviato lo scorso 13 ottobre, la formazione si concluderà il 3 dicembre nella sede goriziana di FormEdil. Il Direttore Artistico, il regista sceneggiatore e scenografo Beppe Gaudino, ha impostato il corso in diversi moduli guidati da otto differenti docenti.

I contenuti hanno spaziato dalla realizzazione di una scenografia allo studio dell’illuminazione e della fotografia, dalla definizione dell’atmosfera visiva ai metodi di ricerca storica e documentazione iconografica per una corretta applicazione degli stili. Ampio spazio è stato dedicato alla lettura della sceneggiatura, allo studio narrativo, alla definizione dei requisiti spaziali – arredamenti, attrezzeria, scenografie – e alle necessità logistiche dei set. Si sono inoltre affrontati gli aspetti diretti e indiretti del fabbisogno scenografico: effetti speciali, esigenze pittoriche - come l’invecchiamento progressivo degli ambienti - e la coerenza con lo sviluppo della storia. Nella parte di progettazione si è passato dal concept iniziale alla realizzazione finale, attraverso idea stilistica, schizzi, disegni tecnici, bozzetti e l’uso di software di grafica 2D e 3D. La sezione pratica include infine la pittura dei fondali con applicazioni su veri supporti scenografici per preparare i partecipanti al lavoro sul set sotto la guida dello scenografo ideatore.

Gaudino ha condotto le lezioni su “Lo spoglio della sceneggiatura o del testo drammaturgico: il rapporto tra il regista e lo scenografo”, la scenografa Arcengela di Lorenzo è intervenuta su “Come si imposta un progetto scenografico. Quali sono gli elaborati da esibire alla regia e alla produzione” mentre il corso dello scenografo Alessandro Marrazzo verteva su “Scenografia Virtuale e Videowall: studio e analisi delle tecniche necessarie per la realizzazione di un virtual set”. La scenografa Marta Zani ha parlato di “Disegno tecnico: rilievo ambienti” e Sara Galdi ha affrontato “Studio e prova pratica degli elementi base per progettare in 2d e 3d”. Ancora, la scenografa teatrale Denise Lupi si è soffermata sullo studio delle tecniche pittoriche per la realizzazione del bozzetto. In quest’ultima fase sono in corso le lezioni dell’incisore, decoratore e scenografo Alfonso Raiola con un laboratorio di tecnica pittorica. A questi si aggiunge Stefano Bernabei, docente di scenografia del Dams di Udine.

 

Via della creatività chiude il 2025 con ottimi risultati

Ulteriore, importante iniziativa in ambito cinematografico che sta interessando Gorizia è il percorso di residenze artistiche per creativi del cinema “Via della Creatività”, realizzata da Palazzo del Cinema-Hisa Filma sempre in collaborazione con Anac e con il sostegno della Regione FVG. Nella sua settima sessione – in corso dal 10 novembre fino al 1^ dicembre - la residenza goriziana accresce il suo valore internazionale con la presenza di tre figure di spicco del cinema d’autore e della ricerca visiva, provenienti dall’Italia e dall’Iran. Protagonisti in queste settimane la sceneggiatrice Setareh Pirkhedri, il regista d’animazione Marco Bolognesi e la documentarista–antropologa Irene Von Dorigotti. Gorizia conferma così la vocazione di un territorio incubatore di linguaggi innovativi nella narrazione cinematografica.

Il direttore artistico e presidente dell'Anac-Associazione Nazionale Autori Cinematografici Francesco Ranieri Martinotti commenta con soddisfazione: "Da quando abbiamo avviato il progetto hanno risieduto a Gorizia creativi e creative provenienti dalla Svezia, Ucraina, Turchia, Inghilterra Germania e Iran riportando a casa un'idea della città e della Regione Friuli Venezia Giulia, che rimarrà profondamente radicata nel loro bagaglio umano e professionale."

Setareh Pirkhedri sceneggiatrice e consulente di scrittura con oltre quindici anni di esperienza, ha collaborato con registi come Bahman Ghobadi, Ali Nouri Oskouie e Mahdi Mohamadazar. Dopo una lunga carriera in Iran, dove è stata autrice e consulente per numerose serie e lungometraggi, si è trasferita in Francia, conseguendo un Master in Cinema all’Université Sorbonne Nouvelle e collaborando con società di produzione e scuole come La Fémis e l’École Kourtrajmé. Durante la sua residenza goriziana ha lavorato al lungometraggio Artémise, un'opera d’animazione ambientato tra Teheran e Parigi negli anni Trenta. Attraverso la storia di una giovane artista divisa tra amore e impegno politico, Pirkhedri indaga il tema della “résistance affective” – la resistenza emotiva – come forza intima e politica capace di attraversare generazioni e frontiere. Il progetto, che si colloca idealmente fra Cold War di Paweł Pawlikowski e Julia di Fred Zinnemann, rappresenta un dialogo tra Oriente e Occidente, tra memoria, arte e libertà.

Marco Bolognesi, visionario creativo dell'animazione italiana, è noto per un linguaggio che fonde rotoscopio, live action e miniature, autore di un’estetica unica e fortemente contemporanea. Dopo il successo internazionale dei suoi primi due lungometraggi – The Truth on Sendai City e Black Flag – il regista arriva a Gorizia con: Messaggio alla Terra: Arrendetevi! (Surrender!). Durante la residenza si è dedicato alla revisione della sceneggiatura, alla definizione della struttura visiva del film, all’approfondimento del lavoro sui modellini scenografici e alla ricerca di collaborazioni artistiche in regione, con l’obiettivo di radicare il progetto nel territorio.

 Irene Von Dorigotti, voce indipendente tra antropologia e cinema del reale, dispiega a Gorizia un percorso artistico che unisce ricerca etnografica e scrittura filmica. Dopo i lavori selezionati in festival internazionali – tra cui Le Giornate degli Autori, il Trento Film Festival e il Premio Solinas per il miglior documentario – la regista è approdata alla residenza per sviluppare un nuovo progetto narrativo che intreccia autobiografia, etnografia e costruzione simbolica dei luoghi. La sua esperienza di ricerca in Rwanda e la sensibilità maturata nel cinema documentario alimentano un processo creativo che indaga identità, confini, vulnerabilità e sguardo femminile. Durante la residenza, Dorigotti ha sviluppato i materiali preliminari del progetto, elaborando una struttura narrativa ibrida tra reale e visionario e approfondendo il legame tra memoria personale e immaginario collettivo.

Negli ultimi anni Gorizia, anche grazie al Bando Borghi del PNRR, ha significativamente consolidato e ampliato le proprie attività cinematografiche, dando vita in via Rastello a BorGo Cinema, un hub dedicato a ispirazione, creatività e innovazione legate alla settima arte

 

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