COMUNICATO STAMPA 

Decreto riparto, le associazioni al Ministro: 
“Massima competenza e professionalità nelle commissioni”

Le associazioni dell’audiovisivo in seguito alla pubblicazione del decreto Riparto del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo per l’anno 2024, e in attesa di poter leggere i decreti attuativi che faranno luce sulle specifiche di detto riparto, vogliono porre subito l’attenzione sul sensibile aumento dei fondi selettivi a discapito di quelli automatici e del tax credit, decisione che accresce il ruolo e la responsabilità delle commissioni che selezioneranno le opere ammesse a tali fondi.

I membri delle commissioni si troveranno a decidere di una cifra quasi doppia rispetto agli anni precedenti, cifra nella quale rientra anche una voce inedita che monopolizza circa il 60% del totale delle risorse, voce relativa a Opere su personaggi e avvenimenti dell’identità culturale italiana. La nostra attenzione riguarda i criteri con cui si decideranno le Commissioni stesse, come già esplicitato in precedenti occasioni, e anche a fronte di questa nuova voce dei contributi selettivi.

Per citare anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il suo recente discorso in occasione dell’incontro al Quirinale con le candidate e i candidati ai David di Donatello: “La storia del nostro Paese è passata dal grande schermo. Nulla è in grado di rivelare come il cinema i fondamenti di una nazione. Il cinema, vivendo in un contesto di libertà e di pluralismo, svolge questa preziosa funzione di sfida creativa”.

Ora, per garantire questo pluralismo, questa diversificazione, questa libertà di espressione che va assicurata a tutte e tutti, anche “a chi non condivide i nostri gusti, a chi la pensa diversamente” – come ricorda sempre il Presidente Mattarella – chiediamo ancora una volta delle commissioni formate da professionisti di comprovata esperienza e competenza tecnica, che possano adeguatamente rappresentare la complessità e varietà dell’industria audiovisiva nazionale. E ribadiamo la necessità che i nomi di questi esperti incaricati di un ruolo delicatissimo vengano condivisi, scegliendoli da liste di nomi fornite da tutte le associazioni di categoria, e auspichiamo che rimangano in carica per un tempo limitato rispetto all’attuale, massimo 12 mesi.

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