COMUNICATO STAMPA
Legge Cinema: scarsa rappresentatività del cinema indipendente nel Consiglio Superiore MIBACT

L’ANAC plaude alla nomina di un autore come Stefano Rulli alla Presidenza del Consiglio Superiore del Cinema e dell’Audiovisivo, nella certezza che saprà svolgere il suo ruolo con la stessa autorità e competenza che hanno contraddistinto il periodo del suo mandato ai vertici del Centro Sperimentale di Cinematografia.

Per quanto riguarda la composizione dell’organo consultivo del CSCA stupisce invece che, dalla rosa dei nomi proposti dalle associazioni di categoria, siano stati scelti esclusivamente i tre rappresentanti della grande componente imprenditoriale (nello specifico ANICA, ANEM, APT), escludendo ?sorprendentemente le associazioni degli autori e le piccole e medie imprese e, in particolar modo, la gran parte dell’esercizio italiano rappresentato dall’ANEC. Inoltre, va sottolineato come, a fronte dell’impossibilità per i membri del Consiglio Superiore di accedere ai sostegni selettivi secondo quanto stabilito nel decreto attuativo varato il 2 gennaio, siano state di fatto escluse le candidature di esponenti significativi del cinema indipendente (autori, produttori, esercenti, direttori di festival), penalizzando la rappresentatività di questo importante segmento del settore ?all’interno del Consiglio. Infine, con la presenza di solo quattro donne, si constata con rammarico che non sia stata pienamente rispettata la parità di genere prevista dalla legge.

Infine, l’ANAC ribadisce con forza la necessità di tenere in debita considerazione le posizioni espresse dagli autori nella definizione dei decreti attuativi, soprattutto per quanto riguarda la difesa del cinema indipendente. In attesa di un confronto diretto con il Ministro alla Cultura, Dario Franceschini, nella giornata di ieri, lunedì 7 marzo, abbiamo anticipato al Direttore Generale Cinema, Nicola Borrelli, le nostre proposte in un documento unitario e condiviso con altre sette associazioni di settore. La battaglia per la tutela del cinema di qualità quale componente fondamentale della cultura italiana rimane per noi un impegno irrinunciabile, in linea con i principi costitutivi e con la storia della nostra associazione di autori.

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