DG CINEMA CONSULTA GLI AUTORI PER SOSTENERE LA RIPRESA DEL SETTORE
L’ Associazione Nazionale Autori Cinematografici ha partecipato insieme ad altre associazioni di categoria all’incontro in video conferenza convocato lo scorso giovedì dalla Direzione Generale Cinema per condividere con gli autori l'analisi e la discussione sulle problematiche emerse in questa fase emergenziale. Ci si è confrontati con il Direttore Generale, dott. Nicola Borrelli, e la dirigente dott.ssa Maria Giuseppina Troccoli, in un clima unitario e fortemente collaborativo.
Dopo aver sottolineato quanto la Dgc, stia facendo, nonostante le difficoltà contingenti, per portare avanti con celerità l’attività giuridico- amministrativa riguardo alle diverse materie il DG Borreli ha spiegato che, dopo la riapertura della finestra del Tax credit 2019-2020 per le produzioni già avviate e del TC per lo sviluppo, nelle prossime settimane si avvierà l’elaborazione dei decreti attuativi relativi al Fondo per l’emergenza di cui l’art. 89 del decreto Cura Italia che prevede risorse per 130 milioni destinate alle difficoltà del settore del cinema, dell’audiovisivo e dello spettacolo. Parte delle risorse sono rivolte ai contributi per i lavoratori dell’audiovisivo e dello spettacolo dal vivo. Il dg Borrelli ha affrontato anche il tema della riattivazione dei set e della riapertura delle sale.
Nel suo intervento, il presidente dell’Anac, Francesco Ranieri Matinotti, ha condiviso tutte le richieste emerse nell’incontro, in particolare quella che riguarda la necessità di integrare nel Comitato del diritto d’autore un rappresentante del cinema e dell’audiovisivo. Più in generale l’Anac ha apprezzato la volontà della Dgc di uno snellimento di tutte le procedure in una chiave di de-burocratizzazione, soprattutto nei confronti della liquidazione dei sostegni già assegnati, in particolare alle micro e piccole imprese che soffrono maggiormente gli effetti del blocco. L’Anac ha inoltre proposto:
- che sia aumentato il “plafond” dei sostegni selettivi alla scrittura rivolti direttamente agli autori;
- che per questo tipo di sostegno sia eleminato dai bandi il limite di progetti che possono essere finanziati in ogni sessione, fissato attualmente a 9 per il cinema e 7 per l’audiovisivo. Infatti se gli esperti dovessero identificare una quantità di progetti validi superiore a quella prevista dai precedenti bandi, in questa fase di difficoltà, se ne dovrebbe comunque incoraggiare la scrittura senza alcun “contingentamento amministrativo”;
- che sia introdotta una norma giuridica che preveda un incentivo economico per quegli autori le cui opere abbiano ottenuto considerevoli risultati artistici e/o economici, così come avviene per i produttori. Il che potrebbe essere introdotto con un emendamento all’ art. 23 della legge 14 novembre 2016, n. 220 che includa tra i destinatari dei contributi automatici, oltre alle imprese, anche gli autori;
- che la chiusura obbligata dell’esercizio cinematografico sia utilizzata per avviare una fase nazionale di ristrutturazione e ammodernamento delle sale sostenuta e coordinata dalla DG Cinema.
Inoltre riguardo alla liquidazione dei finanziamenti assegnati alle co-produzioni minoritarie la dott.ssa Troccoli ha rassicurato che per gli acconti la documentazione è stata ridotta al minimo e può essere provvisoriamente integrata con le autocertificazioni. Inoltre una particolare attenzione è stata rivolta ai registi delle produzioni che sono state interrotte e che hanno visto saltare i loro guadagni più importante dell’anno. Si è infine ribadita la necessità di prevedere, all’interno del decreto Cura Italia, una forma di risarcimento di disoccupazione per sceneggiatori e registi che si basi sul reddito dell’ anno precedente.