IRAN, arrestato il regista JAFAR PANAHI
L’ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici- denuncia con forza, all’opinione pubblica europea e mondiale, l’arresto del famoso regista iraniano JAFAR PANAHI da parte del governo di Ahmadinejad. Jafar Panahi è stato arrestato ieri sera (1 marzo), insieme alla figlia e a 15 ospiti, nella sua residenza di Teheran.
Le opere cinematografiche di Panahi sono note in tutto il mondo. Il regista iraniano, che oggi ha 49 anni, si fece notare nel 1997 con il film “Lo specchio” – che vinse il “Pardo d’oro” a Locarno- sul tema della difficile condizione femminile nel suo Paese. E’ la tematica affrontata anche nel bellissimo film “Il Cerchio”, vincitore del “Leone d’oro” al festival di Venezia del 2000. Nel 2003 Panahi si aggiudica il “Pardo d’oro”, a Cannes, con “Oro rosso” film sceneggiato insieme a Abbas Kiarostami e condannato e proibito in patria. Nel 2006 l’importante film “Offside” ha ricevuto l’ “Orso d’argento” al Festival di Berlino, sulle drammatiche vicende di un gruppo di ragazze iraniane.
“Ieri sera diversi agenti in borghese hanno fatto irruzione in casa” ha dichiarato Panah Panahi, figlio del regista. Tale irruzione, che ha portato alla incarcerazione di Jafar Panahi, si aggiunge a tutta una serie di misure volutamente repressive adottate dal governo di Ahmadinejad, in questi ultimi mesi, ai danni dell’ opposizione culturale e alle proteste antigovernative espresse da alcuni quotidiani e periodici iraniani.
L’Associazione Nazionale Autori Cinematografici si appella a tutto il mondo culturale del nostro Paese affinché venga organizzata una dimostrazione nazionale contro questo gravissimo attacco alla libertà di espressione e di offesa alla cultura mondiale.