Citto era la nostra matrice: spinoso, assoluto, polemico, vitale, quanto angelico nei movimenti di macchina, tagliente nel linguaggio filmico dei grandi, che nessun algoritmo potrà mai emulare, come il nostro cuore e i nostri occhi oggi con Stefania, con chi lo ha accudito e custodito perché ancora le generazioni future lo conoscano, ne imparino il grido, e dicano insieme a lui che il cinema non è un prodotto ma un percorso, un'avventura.
La camera ardente sarà allestita in Campidoglio giovedì 23 dalle 10 alle 13