Pubblichiamo la lettera che il regista Giuseppe Ferrara ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per richiedere l’applicazione nei suoi riguardi della Legge Bacchelli. L'ANAC ha sostenuto fin dall'inizio la richiesta.
Alla c.a. dell’Ill.mo Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri Palazzo Chigi
Il.mo Signor Presidente, il sottoscritto Giuseppe FERRARA, regista e critico cinematografico, nato il 15/7/1932 a Castelfiorentino in provincia di Firenze, residente .............................................., desidera presentare all’attenzione della S.V. quanto segue. Fin dal 1959 il sottoscritto ha operato nel campo dell’arte cinematografica con la realizzazione di cortometraggi e lungometraggi che hanno sempre trattato temi di rilevante interesse sociale Tali opere hanno illustrato l’Italia e analizzato a fondo alcuni dei suoi più inquietanti misteri; tra le opere più note si ricorda “Cento giorni a Palermo” (1984), “Il Caso Moro” premiato a Berlino con l’Orso d’argento (1986), Giovanni Falcone (1993), Segreto di Stato (1995), I banchieri di Dio – Il Caso Calvi (2002), Guido che sfidò le Brigate Rosse (2005), che hanno riscosso un vasto consenso di pubblico e di critica. Il sottoscritto inoltre ha realizzato programmi radiofonici sulla cinematografia (terzo Programma 1964) e un ciclo di lezioni sul neorealismo italiano presso il Consorzio Toscano per le attività cinematografiche. Ha pubblicato inoltre saggi sui registi Luchino Visconti (1964) e Francesco Rosi e sul fenomeno del “Nuovo Cinema Italiano”. È stato anche docente di regia presso la Facoltà di “Scienze della Formazione” dell’Università di Perugia per il corso di “Scienze e Tecnologie della Produzione Artistica”. Oggi il sottoscritto, ottantenne, si trova a vivere purtroppo in una situazione di grave precarietà di salute, appesantita da un contesto di scarsa consistenza economica (percepisce una modesta pensione ed è colpito da sfratto esecutivo), condizioni queste che non gli permettono di svolgere decorosamente la propria vita quotidiana. Per i motivi sopra esposti, il sottoscritto alla S.V. di voler concedere allo stesso un congruo vitalizio in applicazione della legge Bacchelli n. 440/85, che gli permetta di vivere dignitosamente gli ultimi anni della propria vita. Con la speranza che la presente rchiesta sia accolta favorevolmente alla S.V. i più cordiali saluti
GIUSEPPE FERRARA