Si è svolto giovedì 2 settembre l'incontro "Il PNRR per la cultura: protagonista il lavoro" organizzato da Slc CGIL e Anac - Associazione Nazionale Autori Cinematografici, nell'ambito delle Giornate degli Autori.
Sono intervenuti :Sabina Di Marco (Segretario nazionale Slc CGIL), Francesco Ranieri Martinotti (ANAC), Lorenzo Casini (Capo di Gabinetto MiC), Fabrizio Solari (Slc CGIL), Chiara Sbarigia (Presidente Cinecittà s.p.a.), Andrea Purgatori (Presidente Giornate degli Autori), Roberto Perpignani (Fidac).
Questo l'intervento del presidente dell'ANAC, Francesco Ranieri Martinotti
"Diciamo subito che questo incontro si svolge nell'ambito delle Giornate degli autori, la sezione promossa da Anac e 100 autori, Il cui presidente è Andrea Purgatori e il delegato generale Giorgio Gosetti .
Intanto saluto tutti i nostri ospiti in particolare Lorenzo Casini (Capo di Gabinetto Mic), Fabrizio Solari (Segretario Generale Slc CGIL), Chiara Sbarigia (Presidente Cinecittà s.p.a.), Andrea Purgatori (Presidente Giornate degli Autori), Roberto Perpignani (Fidac), Stefania Tuzzi, Rete29 aprile.
Naturalmente saluto Sabina di Marco, che è accanto a me, e tutti gli amici del sindacato, Umberto Carretti in particolare e poi i creativi, gli autori, gli artisti e i lavoratori della cultura di tutte le discipline. Infine Giuseppe Gaudino, uno per tutti, tra I rappresentanti del mio esecutivo.
Abbiamo voluto che questo incontro non coinvolgesse solo il nostro settore ma fosse inclusivo del mondo della cultura, a partire dallo spettacolo fino al settore universitario e della ricerca.
Come è nata l’idea dell' incontro?
L’anac e il sindacato si sono incontrati, recentemente, più volte per riflettere insieme, con spirito costruttivo, sulle questioni sulle quali hanno avuto forti sollecitazioni dalle rispettive basi.
Una di queste riguarda evidentemente il futuro del nostro Paese dopo la pandemia, in particolare in rapporto alle risorse messe a disposizione dall’Europa con il Next Generation UE. Siamo partiti dalla considerazione che si era parlato poco della quantificazione e dell’utilizzo di queste risorse rispetto alla cultura e che la Mostra poteva essere un’ occasione giusta per avviare una riflessione pubblica. Abbiamo quindi aperto uno spazio di confronto, che vuole essere costruttivo, al quale hanno aderito molte associazione ed altre adesioni arriveranno. Per il momento ci sono Fice, Fidac, 100Autori, Doc.it, Una (Acep, Acmf, Aidac, Anart, Cendic, Comitato Millesoci, Federazione Autori, associazione Compositori Interpreti ed Esecutori, Note Legali, Snac, Uncla, Aut-Autori), Rete 29 Aprile, CMAChannel italy. Insomma un numero nutrito al quale fanno capo diverse migliaia di creativi.
Siamo qui proprio perché abbiamo accolto la parola d’ordine che appare sul sito di Italia Domani: “Costruiamo insieme l’Italia”.
- Leggendo, sullo stesso sito in home page i campi d’azione individuati dal PNRR, si parla di pubblica amministrazione , di trasporti, di coesione territoriale, di mercato del lavoro , di una sanità pubblica più moderna e vicina alle persone. Tutti settore importantissimi. Siamo stupiti che non sia stata messa in evidenza anche la parola cultura, nel paese cha ha il patrimonio culturale più importante del mondo, lo stupore trova riscontro anche nei numeri che vorrei ricordare.
Risorse totali
Per quanto riguarda il PNRR sono di € 191,5 miliardi ai quali si aggiungono € 13 miliardi del React EU e € 30,6 del Fondo Complementare per un TOTALE € 235,1
Alla cultura e turismo 4.0
Sono attribuiti con il PNRR € 6,68 (percentuale 3,49%) + Fondo Complementare €1,68
Totale € 8,13 (percentuale 3,46%) . Di cui 1,73% alla cultura e 1,73%
Ora sappiamo che non sono solo queste le risorse che andranno alla cultura dal PNRR e che molte altre sono previste nelle diverse missioni e componenti del piano. Abbiamo visto che ci sono interventi per la digitalizzazione del patrimonio culturale, per l’accessibilità dei luoghi della cultura e per la sostenibilità ambientale, in termini di efficientamento energetico, di musei, cinema e teatri (pubblici e privati), ma questi interventi ci sembra che rientrino sempre in quel 1,73%.
Forse per riscostruire l’Italia del post pandemia la cultura dovrebbe e potrebbe avere un ruolo più centrale che non sia solo riferito alla digitalizzazione e all’efficientamento energetico. Su questo siamo sicuri che avremo già da oggi alcuni chiarimenti e potremmo avviare con il governo un confronto “costruttivo” , appunto.
Ci fa bene sparare l’affermazione che abbiamo ascoltato poco fa dal Ministro Dario Franceschini :LA CULTURA MOTORE DELLA CRESCITA
Ma prima di ascoltare il prof Casini che ringrazio per aver accettato l ‘invito dò la parola a Sabina Di Marco.
Grazie."