Tavola rotonda

Gli Autori: il nuovo oggi
martedì 30 novembre 2021,
Torino, ore 15.00 Museo del Risorgimento, Aula della Camera Italiana
Buenos Aires, ore 11.00 Ventana Sur

organizzata dall'Associazione Nazionale Autori Cinematografici e Sindicato Argentino de Autores (SADA) in collaborazione con Torino Film Industry, Ventana Sur, Sociedad General de Autores de la Argentina (Argentores)
con il sostegno di
Film Commission Torino Piemonte e Roma Lazio Film Commission

 

A partire dagli anni ’50 e per un lungo periodo, prendendo a modello la Francia, gli autori sono stati i protagonisti della scena cinematografica e preminentemente all’origine dei progetti cinematografici, imprimendo ai film un’impronta personale che ha reso grande in tutto il mondo il cinema del dopoguerra. Uno speculare rapporto di collaborazione e scambio era stato definito allo stesso tempo con i produttori: editori intelligenti e coraggiosi delle opere.

Negli ultimi trent’anni, abbiamo assistito a un progressivo depotenziamento del ruolo dell'autore e alla conseguente perdita della sua centralità. Le cause sono numerose, prima fra tutte l'affermazione di modelli produttivi ed estetici condizionati dalle esigenze dei broadcast americani e rilanciati più recentemente dalle piattaforme.

Tutto ciò ha comportato una diminuzione della varietà e della libertà di espressione che ha prodotto un'omologazione degli stili, dei linguaggi e dei temi delle opere in tutte le cinematografie, oltreché una sottile trasformazione nominalistica. I termini "film" e "serie televisive" sono stati prima sostituiti dalla parola "prodotto", poi dall’ attualissimo sostantivo "contenuto".

La trasformazione si ritrova anche nei modelli contrattuali che si discostano sempre più dal Droit d’auteur per orientarsi verso il Copyright.

L’autore si ritrova oggi a dover eseguire le direttive dello "showrunner", una nuova figura professionale, che è allo stesso tempo sceneggiatore, direttore artistico e parzialmente produttore, ruolo che non sempre è affidato a personalità munite di quella formazione o esperienza professionale necessarie per garantire un’elevata qualità di scrittura. La situazione si aggrava per l’assenza di interlocuzione con un vero produttore. Così le piattaforme sono libere di imporre una pioggia di dettami, impartiti dai loro numerosi esperti di scrittura creativa, tutor, editor, consulenti di product placement, ognuno con le sue specifiche prescrizioni, a volte in contrasto l’una con l’altra. E chi scrive materialmente i copioni si ritrova, in tempi sempre più stretti, a dover trasformare il racconto in una gimcana ad ostacoli, per lo più esterni alle logiche e alle dinamiche della narrazione. Lo sceneggiatore di serialità è quindi costretto, oggi, a replicare all’infinito schemi prestabiliti. Le storie hanno non di rado perso originalità, respiro, autenticità e identità culturale e parallelamente essere innovativi nei linguaggi e possedere una forte personalità artistica sono considerati dei limiti per i registi che si alternano dietro alla macchina da presa.

La straordinaria attività produttiva sviluppatasi in tutto il mondo nel periodo della pandemia ha reso ancora più radicale questo processo, e in prospettiva c'è da temere che gli autori finiscano per essere sostituiti da un algoritmo e lo "showrunner" da un programmatore software.

Gli autori sono consapevoli che il processo di proliferazione in tutto il mondo delle piattaforme e il radicalizzarsi delle forme industriali di scrittura siano inevitabili. Ma allo stesso tempo gli stessi autori chiedono ai governi nazionali di garantire la produzione di film e serie al di fuori del sistema matematico degli algoritmi, affermatosi con l’avvento delle piattaforme. Sono in gioco la libertà creativa e l’identità culturale del cinema e dell’audiovisivo di ogni paese.

Gli autori non ignorano che l’imposizione di regole da parte dei produttori mainstream siano sempre esistite, in particolare da parte di quelli che investono le proprie risorse personali. Del tutto inaccettabile è l’imposizione di regole da parte di società che utilizzano, anche solo indirettamente, risorse pubbliche destinate alla cultura. Con sempre maggior frequenza, accade invece che le piattaforme aprano sedi operative in paesi stranieri allo scopo di accedere ai fondi nazionali destinati alle produzioni locali.

Le associazioni degli autori promotrici di questo incontro ritengono necessario che gli Stati definiscano un preciso quadro normativo, all’interno del quale siano regolati i rapporti tra le piattaforme, le società di produzione, locali e transregionali (con particolare riferimento a quelle indipendenti), le associazioni degli autori e le società di gestione dei diritti. Per porre fine anche agli abusi che sempre di più sono commessi a livello contrattuale nei confronti degli autori.
Ad esempio, se i contratti firmati da autori nordamericani, sotto la tutela della Writers Guild of America, contemplano ogni tipo di garanzia, sia in termini di diritti morali che economici, soprattutto per quanto riguarda l'eventuale produzione di opere derivate (periodi di esclusività e altro), in America Latina e in altre aree del mondo sono imposte differenti clausole vessatorie, compresa quella del cosiddetto “assoluto Buy Out".

Ancora più grave è ciò che può accadere allo sceneggiatore principale di una serie. Se negli Stati Uniti, infatti, gli è attribuita la qualifica di "Showrunner", anche con i crediti di “Produttore Esecutivo” e "Creato da", in America Latina alcune piattaforme cominciano a pretendere anche che l'autore contrattualizzato rinunci all’iscrizione o a qualsiasi altro tipo di ruolo dirigenziale all’interno di un’associazione professionale o di un sindacato di categoria.

Quale futuro quindi attende gli autori? Accettare passivamente quanto è imposto dal mercato globalizzato o combattere unitariamente le imposizioni industriali dei giganti del Web, rimettendo al centro la vera creatività e recuperando l’impegno di un tempo? Riconquistare una statura autorevole per continuare ad essere autori o rinunciare alla propria identità? Il dibattito, come si dice, è aperto.

Introducono i lavori Luciano Sovena, presidente Roma Lazio Film Commission e Paolo Manera, direttore Film Commission Torino Piemonte
Modera Francesco Ranieri Martinotti, presidente dell’Associazione Nazionale Autori Cinematografici
Partecipano in presenza
Mimmo Calopresti (regista e sceneggiatore). Consigliere Anac.
Giovanna Gagliardo (regista e sceneggiatrice).
Giuliana Gamba (regista e sceneggiatrice).
Giuseppe M. Gaudino (regista e sceneggiatore).
Nicola Guaglianone (sceneggiatore).
Wilma Labate (regista sceneggiatrice).
Emanuela Piovano (regista e sceneggiatrice)
Stefano Reali (regista e sceneggiatore)

Saranno collegati in streaming dai loro paesi:
Fernando Castets (Argentina). Autore cinematografico e serialità. Membro della commissione fondatrice della SADA (Sindacato Argentina degli Autori).
Martin Salinas (Argentina). Autore di cinema e di serialità. Regista. Co-organizzatore di El Principio del Film. Membro del Consiglio cinema di Argentores (Società Generale degli Autori dell'Argentina). Membro della Commissione cinema di SADA (Sindacato Argentino degli Autori).
Santiago Fernandez Calvete (Argentina). Sceneggiatore cinematografico e televisivo. Regista. Co-organizzatore di El Principio del Film. Membro della Commissione cinema di SADA (Sindacato Argentino degli Autori), collaboratore del Consiglio del cinema di Argentores.
Roberta Miller (Brasile)- Sceneggiatrice. Direttrice di Gedar Brasil – Società di gestione diritto d’autore degli sceneggiatori brasiliani. È stata direttrice della comunicazione dell'ABRA - Associazione brasiliana degli sceneggiatori tra il 2018 e il 2020.
Lucia Carreras (Messico) Sceneggiatore. Regista e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Tinta (Sociedad de Escritores Audiovisuales y Cinematográfica México A.C.). Membro attivo dell'Accademia messicana. Membro della SOGEM (Società Generale degli Scrittori del Messico).
Luz Croxatto (Cile) .Sceneggiatrice e attrice. Presidente di Chileguionistas AG. Membro del CAIA (Consejo del Arte y la Industria Audiovisual) del Ministerio de las Culturas, las Artes y el Patrimonio.
Da Parigi interverrà Guillaume Prieur Direttore degli affari istituzionali ed europei, SACD

LINGUA: ITA/SPA/ENG
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22/11/2021 - ANACronista / Eventi / Notizie ANAC
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